Se hai un negozio e vuoi cominciare a vendere anche online oppure stai pensando di aprire un tuo e-commerce da zero, una volta sistemate le questioni burocratiche e logistiche devi scontrarti con una fase importantissima: la scelta della piattaforma.
Ne esistono ormai un buon numero, ciascuna con le proprie caratteristiche: allora, qual è la migliore? Come in quasi tutte le cose, non esiste una piattaforma che sia “la migliore” in assoluto; tutto dipende dalle tue esigenze e dal tuo livello di conoscenze pregresse, soprattutto in ambito informatico.
Fra tutte, le due piattaforme più utilizzate e più conosciute per realizzare il proprio e-commerce sono Shopify (in questo articolo puoi leggere la nostra guida per iniziare su questa piattaforma) e WooCommerce. Ecco pronti i nostri sfidanti di oggi!
Shopify: facile e sicuro
Il primo partecipante alla sfida di oggi è Shopify: utilizzato da circa il 20% di tutti gli e-commerce mondiali, è senza ombra di dubbio una delle piattaforme più conosciute. Si tratta, come abbiamo visto nel nostro articolo precedente, di una piattaforma in abbonamento che permette di creare un e-commerce da zero. Il primo, grande vantaggio di Shopify è proprio questo: utilizzando questa piattaforma, non hai bisogno di avere alcuna competenza tecnica, basta registrarti e configurare le varie opzioni suggerite e gestite da Shopify stesso.
Per quanto riguarda la personalizzazione, Shopify mette a disposizione sul proprio store centinaia di temi, gratuiti o a pagamento, tra cui puoi scegliere in modo che il tuo e-commerce rifletta al meglio i tuoi gusti e il tuo stile. Il “limite” dato da Shopify è che i temi (come anche le applicazioni aggiuntive) che puoi utilizzare sono “solo” quelli approvati da Shopify stesso e quindi presenti sul suo store; le opzioni a disposizione sono però moltissime e varie, per cui riuscirai senz’altro a dare al tuo e-commerce un buon livello di personalizzazione.
Un altro limite di “personalizzazione” imposto da Shopify è quello relativo alla SEO (non ricordi cos’è la SEO? Ne abbiamo parlato qui). La piattaforma fornisce già alcuni strumenti di base integrati, che permettono ad esempio di inserire i metadati, e supporta alcuni strumenti di terze parti, ma non permette operazioni di ottimizzazione SEO avanzata (ovvero non consente di modificare il “cuore” del codice).
Un aspetto, al contrario, enormemente positivo di Shopify è la sicurezza: innanzitutto perché si tratta di una piattaforma chiusa, ma soprattutto perché possiede il certificato di sicurezza internazionale PCI DSS, che serve a prevenire le frodi legate all’utilizzo di carte di credito per i pagamenti online.
Infine, un altro punto a favore di Shopify è l’assistenza: per qualsiasi problema, è possibile contattare il supporto tecnico tramite telefono, email oppure chat.
WooCommerce: personalizzabile e amico della SEO
Passiamo ora al secondo sfidante di oggi: WooCommerce. C’è da fare una premessa importante: diversamente da Shopify, che è una piattaforma a sé, WooCommerce è un plugin di WordPress, ovvero un “pezzo” che si può aggiungere a un sito costruito su WordPress (che è il più conosciuto strumento per realizzare siti e blog). Per questo motivo, è ovviamente necessario avere un minimo di dimestichezza con WordPress prima di poter anche solo scaricare e aggiungere WooCommerce.
Per quanto riguarda la personalizzazione, però, WooCommerce ha ben pochi rivali. Dal momento che la “base” su cui poggia il tuo e-commerce in questo caso è un sito WordPress, è su di esso che andrai a intervenire direttamente, sfruttando i tantissimi plugin appositi (più di 50.000!). E se non dovessero bastarti, WooCommerce stesso propone centinaia di estensioni ufficiali, sia gratuite che a pagamento.
Un altro fattore che contribuisce alla personalizzazione di un e-commerce su WooCommerce è la possibilità di mettere mano al codice, senza limitazioni. Si può quindi intervenire a livello grafico, per rendere il tema ancora più personalizzato, ma anche a livello di ottimizzazione SEO avanzata. E anche in questo caso, arrivano in tuo soccorso anche numerosi plugin SEO, per WordPress oppure specifici per WooCommerce (ad esempio Yoast, uno dei più conosciuti plugin per WordPress, ha una versione pensata appositamente per l’ottimizzazione degli e-commerce realizzati con WooCommerce).
Qui cominciano le note dolenti. Per prima cosa, di base WooCommerce non ha nessuna misura di sicurezza inclusa: ancora una volta, il motivo è che si tratta soltanto di un plugin, basato sul sito WordPress che lo “ospita”. Quindi la sicurezza del tuo e-commerce è in mano tua! Se hai un e-commerce su WooCommerce, sta a te acquistare il certificato di sicurezza SSL per il tuo sito (per intenderci, quello che fa comparire un piccolo lucchetto verde accanto al tuo indirizzo nella barra in alto di Google), assicurarti che il tuo server sia sicuro e scaricare altri plugin che ti aiutino a proteggere il sito e i dati degli utenti.
Anche per quanto riguarda la risoluzione di problemi, Shopify ha sicuramente la meglio: nel caso di WooCommerce, è possibile contattare l’assistenza soltanto tramite un form, oppure, se possibile, cercare da soli la risposta al proprio dubbio nel forum ufficiale (sperando che qualcuno abbia avuto il tuo stesso problema!).
Shopify VS WooCommerce… chi vince?
In questa sfida, si sono affrontati due colossi degli strumenti per la realizzazione di e-commerce (basti pensare che WooCommerce è utilizzato dal 27% degli e-commerce mondiali e Shopify da un altro 20%… non male!).
Come abbiamo visto, entrambi hanno diversi punti di forza e qualche debolezza. In conclusione, possiamo dire che Shopify è più adatto a chi ha meno esperienza tecnica e cerca una piattaforma che gli permetta di creare il proprio negozio online in poco tempo e di gestirne in un solo posto tutti gli aspetti. WooCommerce, invece, è perfetto per chi ha già un po’ di confidenza con i siti WordPress (ma puoi anche semplicemente rivolgerti a qualcuno che se ne occupi per te) e cerca il massimo livello di personalizzazione e ottimizzazione per il proprio e-commerce. In questo caso, attenzione solo a non strafare con i plugin: più ce ne sono, più il sito sarà “sotto pressione”, quindi sceglili con cura e assicurati che il tuo hosting sia sufficientemente potente.