L’acronimo è criptico, ma se lo svolgiamo… è anche peggio: Search Engine Optimization. Di cosa stiamo parlando? Si tratta della SEO, attività complessa ma allo stesso tempo utilissima. Il suo scopo è quello di migliorare il posizionamento di un sito web fra i risultati di un motore di ricerca (per esempio Google), in seguito a una o più ricerche specifiche.
In realtà, la SEO non è un’attività unica, bensì un sistema complesso che riunisce azioni che intervengono direttamente sul sito, in particolare a livello tecnico e di contenuti, e attività che lo interessano in modo indiretto. Proprio per questo motivo la SEO si divide in due aree, chiamate SEO on-site (letteralmente “sul sito”, ovvero quella che racchiude gli interventi diretti) e SEO off-site, cioè “fuori dal sito”: nei prossimi paragrafi vediamo più in dettaglio quali attività e tecniche sono comprese in queste due categorie.
SEO on-site: gli interventi diretti sul sito
Cominciamo dal gruppo più intuitivo, ovvero quello che comprende le azioni svolte direttamente sul sito web di cui cerchiamo di migliorare il posizionamento. Tali interventi sono fondamentalmente di due tipologie: di natura tecnica oppure rivolti ai contenuti, soprattutto testuali, del sito.
La SEO on-site ha quindi l’obiettivo di rendere il sito web:
- più veloce. Se sono presenti immagini di grandi dimensioni, video o altri elementi grafici “pesanti”, la pagina impiegherà un po’ per caricare. Sono solo pochi secondi, ma in questo lasso di tempo tanti utenti decidono di lasciare il sito: l’algoritmo di Google lo sa e per questo premia le pagine con il caricamento più veloce.
- adattabile a tutti i dispositivi. Esistono ormai un’infinità di modelli di computer, smartphone e tablet, tutti con schermi di dimensioni diverse: è fondamentale che il tuo sito venga visualizzato correttamente su ognuno di questi, senza elementi tagliati o disposti nel modo sbagliato.
- più organizzato. Per registrare e inserire le pagine fra i risultati di ricerca, Google manda dei piccoli aiutanti chiamati “crawler” o “spider”: questi “ragnetti” scansionano il tuo sito seguendo i link al suo interno come fili di una ragnatela. Ecco perché è importante che menù, categorie, sottocategorie e link interni siano organizzati in modo chiaro e preciso… altrimenti il ragnetto si perderà e deciderà che scansionare il tuo sito è una perdita di tempo!
- con le parole giuste al posto giusto. Per scrivere i contenuti adatti, è necessario fare prima un’analisi delle parole chiave: capire quali sono quelle legate al tuo settore, selezionare le più interessanti per la tua offerta specifica, controllare il livello di competizione, ecc. Una volta scelte le parole chiave giuste per te, vanno inserite nei contenuti testuali del sito e nei cosiddetti “metadati”, ovvero dei piccoli titoli e descrizioni non visibili agli utenti, ma soltanto a Google, che lo aiutino a capire in modo chiaro e rapido di cosa parla la pagina. Ricorda: al contrario dei metadati, a leggere i contenuti veri e propri sono anche gli utenti, quindi i testi non devono essere solo un insieme sconnesso di parole chiave, ma fornire alle persone informazioni reali e utili.
SEO off-site: il “passaparola” digitale
Come abbiamo detto all’inizio, la SEO comprende anche un gruppo di attività che non intervengono direttamente sul sito web interessato. Ma in che modo agire su altri siti può beneficiare il tuo? Sembra meno intuitivo, ma anche questa parte è molto importante per ottenere buoni risultati in termini di posizionamento.
L’attività principale di questa categoria è la link building, che letteralmente significa “costruzione di link”. Nell’universo di Google, i link funzionano come una sorta di passaparola: se diversi siti di buona qualità, inerenti a un determinato argomento, inseriscono nei loro contenuti un link verso la tua pagina web, Google considererà anche te come una fonte attendibile su quell’argomento.
Se per esempio hai un e-commerce di elettrodomestici da cucina e ricevi numerosi link da blog di ricette (a loro volta ben strutturati e con un buon posizionamento) quando si parla di frullatori a immersione, Google capirà che il tuo settore è la cucina e che ti occupi di frullatori a immersione, e ti porterà perciò più in alto nella pagina dei risultati relativi alle ricerche di frullatori a immersione.
Quindi, perché investire nella SEO?
Come abbiamo visto, la SEO è un insieme di attività diverse, non tutte semplici. Se però riesci ad attuare una strategia SEO efficace, puoi migliorare i risultati del tuo sito sui motori di ricerca, in particolare su Google. Perché dovresti farlo? I benefici di un sito ben ottimizzato e ben posizionato sono molteplici: da una parte puoi raggiungere più persone interessate ai prodotti o servizi che offri; dall’altra, offrirai a chi visita il tuo sito un’esperienza intuitiva e funzionale, che trasmette un senso di professionalità e affidabilità e può quindi convincere l’utente a procedere con l’acquisto online oppure a visitare la tua attività fisica.
Informazioni e costi per un sito web.
Buongiorno Natascia,
Grazie per il suo commento; Le abbiamo inviato una e-mail con maggiori informazioni.